domenica 15 aprile 2012

L'importanza di votare


Un anno fa mi interessavo della politica.
Si insomma seguivo abbastanza tutto quello che succedeva, non mi perdevo una puntata di Annozero. Ero sicurissimo che alle prossime elezioni avrei votato Vendola e cercavo di convincere gli altri che fosse 'giusto' fare lo stesso.
Mi chiedo come si possa cambiare così radicalmente opinione.
Non so quando è successo ma ho smesso assolutamente di credere nella politica.
Sicuramente sarà per la crisi, per il fatto che continuano a rubare soldi dalle tasche del popolo senza rinunciare a 10 centesimi in meno, cari cari politici.
Fino ad un anno fa ritenevo fosse stupido chi non votasse o chi annullasse la propria scheda scrivendo magari cazzate, eppure quest'anno ho rivalutato completamente la cosa.
I politici sono tutti uguali, tanti avvoltoio che aspettano il momento propizio per rimpinzarsi.
Ora che il popolo è stremato infatti stanno, piano piano, gustando la nostra carne.
Giorno dopo giorno, aumentando una tassa qui, una tassa lì rendono il popolo sempre più povero, mentre loro continuano a percepire stipendi con cifre astronomiche.
I costi della politica non dovrebbero esistere.
Se fare politica non potesse in alcun modo significare, fare soldi, allora sono convinto che gli uomini, più nello specifico, gli italiani, potrebbero cooperare, unire le proprie idee per il bene del Paese. Il sistema ormai ha posto però radici troppo resistenti e io conservo la mia ultima speranza solo nella forza di un'azione popolare, di una rivolta con degli ideali forti, come quello di ridare nuovamente il potere al popolo.
Si risveglieranno mai gli italiani, popolo di pecorelle? Quando avranno accumulato la forza necessaria per dire una volta per tutte 'BASTA'?