martedì 10 agosto 2010

Un Paese normale.


In queste condizioni in Italia non si può parlare di destra e sinistra.
Siamo troppo arretrati per farlo.
Prima di tutto si dovrebbe puntare ad avere un paese normale.

Trovo molto importante dover seguire la politica per noi italiani, per questo mi documento quotidianamente.
La nostra situazione al momento non è delle migliori, anzi politicamente siamo messi proprio male. Gli altri paesi europei conoscono la nostra situazione ed immagino che ridono giustamente di noi, che votiamo un premier che ha trasformato la nostra Repubblica in una monarchia, o in un'oligarchia, un premier che piuttosto che far fruttare il paese sfrutta la sua posizione per avere dei privilegi economici e legislativi.
Un uomo che più che altro ha sbagliato epoca di circa duemila anni poiché più che un politico del ventunesimo secolo sembra un'imperatore romano.

Tornando alla premessa, in foto non a caso vedete un personaggio che molti di voi mi auguro conoscono: si tratta di Enzo Biagi.
Ultimamente ho infatti iniziato a leggere un suo libro, che mio zio mi ha gentilmente prestato, 'Consigli per un paese Normale'. Una delle ultime lezioni che ci ha lasciato un grande maestro del giornalismo.
Il libro è in effetti come una grande intervista a cura di Salvatore Giannella, dove i capitoli sono brevissimi e lampanti e riprendono tutte le cose che non vanno in Italia, questo paese anormale.
Basta infatti riprendere i soli titoli dei capitoli, per capire che il nostro non è un paese normale:
  • In un Paese normale si lascia la propria terra solo per viaggiare
  • In un Paese normale i morti sul lavoro sono una piaga inaccettabile
  • In un Paese normale la criminalità non mette una città in ginocchio
  • In un Paese normale la malsanità non è tollerabile
  • In un Paese normale la legge è uguale per tutti
  • In un Paese normale l'immunità la pretendono solo i colpevoli
  • In un Paese normale gli eroi sono gente come noi
  • In un Paese normale il giornalismo è una scuola di libertà
  • In un Paese normale la verità non è un mistero
E questi sono solo alcuni dei tantissimi mini-capitoli del libro.
Come Enzo Biagi ci ha illustrato in questo libro il nostro non è un Paese normale e la prima cosa che dovrebbero fare i nostri carissimi politici non è andare a puttane o insultarsi fra di loro in faide continue, ma occuparsi di quello per cui vengono pagati: curare uno Stato malato; farlo diventare una grande macchina che funzioni.
Ma la realtà purtroppo e tutta un'altra cosa, queste sono solo parole finchè c'è questa gente al potere.


martedì 3 agosto 2010

Disegnare.

Da piccolo disegnavo davvero tanto.
Tutti mi ricordano come un bambino tanto tranquillo, pure alle feste, ed il segreto dei miei genitori era un piccolo blocco note ed una penna.
Mi rilassava e divertiva molto, inoltre mi dava pure una certa soddisfazione pure il risultato.
Ricordo che ho iniziato cercando di copiare Topolino (ne mangiavano davvero parecchi allora) e grazie a Topolino sono migliorato sempre più.
Ad un certo punto diventi troppo grande per copiare Topolino, allora per un po' la mia unica tavoloccia furono i banchi di scuola, sui quali scarabocchiavo di tutto.
Ieri prima di raggiungere il letto ho preso il foglio, una stilo ed ho iniziato a disegnare.
Quello che vedete in foto è solo uno dei tanti 'disegni' che ho fatto ieri notte.
Mi son liberato; ho passato tutti i miei pensieri, anche i più bizzarri, alla mia mano ed è stata una cosa bellissima. Nel momento in cui disegni vedi i tuoi pensieri scanditi dall'inchiostro nero su un foglio bianco, pensieri convertiti in fantastica realtà.
Credo lo farò più spesso d'ora in poi.

domenica 1 agosto 2010

Revolution.

Nella vita è un po' tutto come scattare foto con una vecchia analogica.
Il primo rullino è sempre uno schifo.
Ecco, la prima volta fa sempre schifo; anche fare sesso, che per molti potrebbe essere il massimo, è risaputo faccia schifo la prima volta.
Così il mio blog aveva bisogno di rinascere, di passare al rullino successivo.
Nella vita cambiamo in continuazione rullino, talvolta senza neanche accorgercene, talvolta invece lo sentiamo dentro che lo stiamo cambiando; a volte ci sentiamo scombussolati, è molto difficile; altre volte semplicemente ne prendiamo atto; altre ancora non vedevamo l'ora.
Io forse sto cambiando rullino.
Sento che sto riacquisendo un vecchio equilibrio che avevo perso.
Questo equilibrio è quella che alcuni chiamano felicità forse?